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Un amico in campagna
Torna alla gallerySapete, anch’io sono stato in campagna. Ma non in una qualunque … D’estate era secca e arida ma al tempo stesso piena di vita. Il suo viso era un po’ come lei, segnato dalla stanchezza ma fiero e vitale. Nei due occhi chiari vedevo i frutti che avremmo mangiato insieme sotto l’albero e pensavo a come era diversa la mia città.
Mi sollevava e con un balzo mi sedevo sul sedile sgualcito di fianco al suo. E partivamo ondeggiando sulla terra inebriata di profumi e polvere arsa, proprio come la sua pelle “consumata” dal sole là dove la canotta non lo copriva.
Stava bene così, sul suo Trattore arancione e nero, indistruttibile amico della campagna, e se storcevo il naso per la troppa polvere che saliva, mi diceva “rispetta la terra” e poi curvava d’improvviso che quasi gli finivo in braccio.
Loro tre erano nati per stare insieme, la terra, il trattore e mio nonno.
Lo capisco ora quando fisso un acino di uva o per strada, se ho davanti un trattore che rallenta il traffico…e mentre lo supero guardo se ha lo stesso viso fiero della sua terra e per un istante vorrei urlargli…
ciaoo nonnoo!