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Nikita e Le Bambole
Torna alla galleryNella mia casa di Padova il divano “Le Bambole” è stato presente per quasi vent’anni.
Rivedendone l’immagine sono andata a ripescare una vecchia lettera spedita ad un’amica e recuperata per l’occasione. Ecco cosa scrivevo:
Padova, 24 Ottobre 1979
Cara Laura,
devi scusarmi se ti scrivo solo oggi: il fatto è che abbiamo ancora molte cose da sistemare nel nuovo appartamento di via Alfieri.
Per il momento abbiamo completato la cucina, la sala e la camera da letto.
Pensa, dovendo sistemare la sala abbiamo acquistato qui a Padova il divano Le Bambole.
Ricordi ? Poco prima di trasferirci te l’avevo fatto notare sulla rivista di arredamento.
E’ molto originale…sembra una nuvola…è paffuto da tutte le parti.
Abbiamo scelto un caldo tessuto in lana color verde pastello.
L’abbiamo sistemato sotto le seconda finestra della sala, con di lato un tavolino in ciliegio.
Ti assicuro che stava benissimo.
Ti dico stava perché dopo alcune settimane abbiamo dovuto cambiare.
E’ successo che anche Nikita si è innamorata di Le Bambole ed ha deciso di dormirci sopra per tutto il giorno.
Abbiamo cercato di dissuaderla ma non c’è stato niente da fare.
Come tu sai io adoro Nikita e in genere amo troppo i gatti per riuscire a vietare loro qualcosa , ma Antonio è molto meno benevolo di me, e in quest’ultimo periodo si è arrabbiato spesso con Nikita e con me.
In seguito a ciò, anche perché l’idea ci è piaciuta molto, abbiamo deciso di spostare Le Bambole nella nostra camera, di fronte al lettone, come elemento di relax e punto di lettura prima del sonno.
Ora per noi è diventata una simpatica abitudine sostare nel divano verde, leggere qualche pagina del libro (io sto leggendo L’isola di Arturo della Morante , mentre Antonio preferisce i saggi e sta leggendo l’ultimo di Gillo Dorfles…non ricordo il titolo) e bere un ultimo bicchiere di acqua tonica.
Naturalmente durante la giornata la porta della camera rimane ben chiusa.
Come puoi immaginare questo cambiamento non è piaciuto a Nikita: i primi giorni si aggirava nella sala alla ricerca del suo caro divano, poi quando ha capito che si trovava nella nostra camera, ha tentato in tutti i modi di andarci a dormire.
Staziona spesso sull’uscio della camera e se ci si distrae sgattaiola veloce e corre a godersi Le Bambole.
Ci intenerisce un po’ questa gatta e allora la domenica mattina, al risveglio , la facciamo entrare in camera e la ospitiamo nel divano, dove resta a lungo e dove inizia a ronfare … in segno di riconoscenza.
Antonio mi porta una tazza di cappuccino caldo e me ne sto in vestaglia ad osservare la Nikita nel suo paradiso soffice e verde.
Ora cara Laura ti lascio, ma conto di chiamarti presto.
Mi raccomando per le feste di Natale ti aspettiamo nella nostra nuova casa, me l’hai promesso…
Ti farò conoscere anche Nikita, alla quale, per quel giorno, sarà consentito di riceverti nel nostro
( nel suo!) paffuto divano verde pastello.
Ti abbraccio.
Luciana