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la mia rossaValentina

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Catia Borgognoni | 13/11/07

E' rosso fuoco tutta brillante, con i suoi tasti neri d'altri tempi che ancora hanno l'audacia di invitare a sfiorarli per percorrere il lucido, ma anche irrazionale, mondo della trascrizione del pensiero. Lei e la mia poltroncina con puff tondissimo blu notte limpida "Tato Mama" sono gli oggetti che ho scelto di avere in casa più spudoratamente di Design, e li trovo subito entrando nel mio nido, son le prime cose che il mio sguardo incontra.

Valentina è una rivoluzione nella mia vita di tarda età, un amore maturo incontrato durante un percorso di trasformazione dell'Essere e di Cambiamento del vivere: Valentina mi rappresenta e rappresenta tutto questo, nell'inconsapevolezza razionale di una scelta molto di cuore e di pancia prima ancora che di testa, strano ma vero. E' stato un colpo di fulmine, un trovarsi senza cercarsi che quando accade sai che era scritto già da qualche parte.

Valentina è l'amore per la scrittura, l'amore per la riflessione nel mio scrivere che è un moto inarrestabile dell'animo e delle mie mani contemporaneamente che sembrano ondeggiare nella tastiera quasi come le mani di un sapiente pianista ossequioso e devoto al suo pianoforte. Valentina rappresenta questo mondo e questo modo di vivermi e di vivere le mie specificità di sensibilità e scrittorie, inevitabilmente poi ed insieme.

La rivoluzione di aver pensato ad una valigetta portatile che permettesse di aver con sé uno strumento scrivente ovunque ci si spostasse, complice un semplice e ben curato meccanismo di estrazione dell'apparato scrittorio saldamente ancorato all'impugnatura della valigetta stessa liberandosene dall'involucro esterno protettivo è stato nella mia mente emotiva una delle invenzioni più meritevoli di meraviglia ed approvazione che un geniale uomo potesse negli oggetti di utilizzo da lavoro, ava la Valentina dei tecnologicissimi e modernissimi Computer Portatili, non lo dimentichiamo.

Ha il suo nastro bicolore perfettamente funzionante e non riesce comunque ad essere un ricordo del passato anche quando, come ora, la osservo nella sua posizione di riguardo all'interno della mia libreria, inerme di fronte al mio appassionato scrivere su questo portatile piatto, grigio ed elegante che poco sembrerebbe ma moltissimo in realtà la ricorda. Scrivendo nel suo nipote generazionale in realtà ho lei come musa presente e viva, vivace sempre nella sua sorprendente modernità, nonostante l'età anagrafica. Valentina mi ha accompagnata nella dattilografia imparata a scuola, mi ha preparata con allenamenti ad imparare la precisione e la velocità nello scrivere quasi anticipando il pensiero per prepararmi a partecipare a gare locali eppoi nazionali di scrittura, eppoi, a mia insaputa anche sovranazionali.

Come non amarla e come non sceglierla come Prima nel Cuore, se ora son qua. Ogni ricordo ed ogni battuta merita la stima e l'apprezzamento di un non banal gesto e Valentina ha permesso per me il realizzarsi di un sogno che non era un obbiettivo, non era una mission, non aveva vision , era un semplice sogno di quelli che si portan dentro nell'animo e spesso negli occhi sfogliando la carta stampata in ogni sua forma ed ascoltando chi della scrittura ha saputo sapientemente trarne mestiere di vita. Con un’umiltà che non immaginate forse e con la commozione di chi sa far salire agli occhi lacrime autentiche la osservo viva, vivace, presente, onnipresente, in quel meraviglioso cammino di trasformazione che la Vita dona, miracolosamente, senza spesso chiedere. Nella gratitudine del pulsante cuore sempregiovane che vi si avvicina con lo sguardo, è forte l'impeto che sa trasmettere a continuare a non fermare i sogni, la comunicazione del pensiero e la connessione tra Persone. E' questo sanguigno incitamento che sento di dovere alla rossa Valentina, piccola presenza mobile nella sua piccola e pratica valigetta portatile non foriera di esterior beltà.