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La mia libreria Book-Worm

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Antonello Farris | 16/11/07

Quando la vidi la prima volta camminavo su viale Dante, assorto nei miei pensieri.

Mi fermai ad ammirarla, il naso premuto sul cristallo del negozio, lo sguardo rapito dal design affascinante, la mente, liberata dai pensieri di poco prima, intenta a seguire un percorso a spirale.
Contai più volte le spondine utili per alloggiare i libri: erano undici e mi venne l’idea di utilizzare la Book-Worm per attuare un progetto al quale pensavo da tempo.

Quel giorno ci riflettei a lungo: “potrei metterla sulla parete laterale dello studio”, mi ripetevo. Lì avrei avuto costantemente sotto gli occhi lo svolgersi della mia vita intellettuale: una spirale di libri da disporre a partire dal centro (la mia ignoranza) per arrivare all’estremo ( la mia saggezza) .
Tutti i più importanti libri delle mie future letture avrebbero dovuto trovare posto sulla Book-Worm, sino ad un suo completo utilizzo (avevo calcolato che potevano starci quaranta libri).
Completata la libreria la saggezza raggiunta mi avrebbe dato la felicità!

Acquistai la libreria ed iniziai a mettere in pratica il mio progetto.

Ogni volta che terminavo la lettura di un libro mi si presentava il dilemma di sistemarlo nella Book-Worm oppure n : mi ponevo la domanda “ciò che ho letto ha prodotto in me un arricchimento intellettuale? Posso dire di essere più saggio? Questo libro merita la spirale? Non volendo rispondere a caldo a queste domande, mi ero imposto la regola di prendere una decisione trascorsa una settimana dalla fine della lettura di quel testo. Questo fatto mi stimolava a ripensare al contenuto del libro, a rimuginare, a ricredermi, a dissentire, ad accettare, ad allontanarmene, a mettere in discussione qualcosa, a valutare da più punti di vista, a connaturarmi al libro, a….tanto altro. Dopo questo positivo travaglio decidevo la sorte del libro: occupare il posto nella spirale oppure finire in altri scaffali meno importanti.

Il mio progetto è proseguito per quasi tredici anni perché è solo da alcuni mesi che la Book-
Worm è completa: ospita quaranta libri che dovevano rendermi saggio!

Dal mio tavolo di lavoro posso far scorrere lo sguardo sulla libreria, dal centro della spirale verso l’esterno, e leggere sulla costola di ciascun libro l’autore: Calvino, Strindberg, Singer, Handke, Pavese, Queneau, Andric, Canetti, Kraus, Buzzati, Cocteau, Proust, Kristof, Conrad, Marquez, Borges, Bellow, Faulkner, Soldati, Hofstadter, Bevilacqua, Sartre, Sciascia, Kafka, Levi, Artaud, Hemingway, Bernhardt, Kundera, Magri, Beckett, Arbasino, Sacks, Hesse, Roth, Satta, Marai, Bergman, Blixen, Kurosawa.

Quanta strada ho fatto…ma allora sono diventato saggio!

Ahimé. Ora che la libreria è completa mi rendo conto che saggio non sono…e sento un vuoto, sento che non mi basta quello che è contenuto nei quaranta libri letti e riletti, sento che dovrò riprendere in qualche modo un nuovo cammino a spirale: questa volta il percorso dovrà essere al contrario.
Disporrò i nuovi libri dall’estremo della libreria (la mia non saggezza) per arrivare al centro della spirale (la mia ignoranza).

Perciò acquisterò una nuova Book-Worm, la sistemerò sull’altra parete dello studio e riprenderò a destinare ad essa i libri più importanti tra le mie tante letture. Sono certo che quando, con il quarantesimo libro, sarò arrivato al centro della spirale, avrò raggiunto la saggezza!

E quel giorno avrò raggiunto la felicità…