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Il Grillo e quel tenue amore.

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Rosa Ada Cauli | 06/10/07

…fantastico… il telefono Grillo… lo rivedo dopo tanti anni e mi ritorna in mente la mia cotta per Luca. Era l’estate del 1977, ero stata promossa alla terza liceo e le mie giornate le trascorrevo al mare con alcune amiche ed amici (nella spiaggia del riso a Villasimius).

Fu in quei giorni che conobbi Luca, rosso per il sole, come un aragosta. Lui era di Milano e trascorreva le vacanze in una villetta a poche decine di metri da quella spiaggia. Cominciammo a vederci spesso ma purtroppo le sue vacanze stavano terminando… Parlavamo molto e ci guardavamo negli occhi come mai mi era capitato… Dopo una settimana ripartì, mi chiese il numero di telefono e mi promise che ci saremo sentiti tutti i giorni.

Quell’anno nel soggiorno della nostra casa al mare faceva bella mostra di sè un telefono Grillo color aragosta e Luca, che lo aveva notato, mi disse che al suo rientro a Milano ne avrebbe acquistato uno uguale per chiamarmi dalla sua camera: il Grillo aragosta ci avrebbe unito per sempre… disse.
Mamma al pomeriggio riposava nella sua camera ed io dissi a Luca che poteva chiamarmi intorno alle tre del pomeriggio.

E così fu… aspettavo il trillo caratteristico del telefono e quando questo puntualmente avveniva io mi emozionavo perché nella mia mente vedevo Luca con il telefono Grillo aragosta che parlava con me che ascoltavo con lo stesso Grillo aragosta… oh come adoravo quei momenti… Luca mi telefonò per quasi un mese, parlavamo di tutto e dicevamo di amarci…
Poi un giorno il Grillo tacque.

Passarono i giorni, io ero un po’ triste ma continuavo a frequentare la spiaggia con i miei amici e soprattutto frequentavo Carlo che mi corteggiava e che cominciava ad interessarmi.
Un giorno mi decisi: presi il Grillo e chiamai Luca.

Mi disse che nulla era cambiato, che frequentava una ragazza di Milano ma che pensava sempre a me e che potevamo continuare a sentirci.

Io gli risposi che anche per me nulla era cambiato, che frequentavo un ragazzo di Cagliari ma che pensavo sempre a lui e che potevamo continuare a sentirci.

Non ci siamo più sentiti… e sono passati trent’anni.

Da allora il telefono Grillo ha rappresentato per me quell’estate con Luca. Per tante estati ogni volta che nella casa al mare rivedevo il Grillo pensavo a lui… rosso per il sole, come un aragosta, come il Grillo del nostro tenue amore.